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  • corpo striato

    di Riccardo Frolloni

    Un libro d’esordio stratificato e innovativo, che unisce una forte ricerca linguistica ad un apparato di immagini evocative e che racconta, con dolore misto a speranza, un domani possibile.

    15,00 
  • Dittico dell’acqua

    La prima immagine che al lettore si forma nella mente dopo la lettura del testo incipitario Olimpiade è quella dell’agone, ed è un’immagine che via via nel corso di questo libro va rafforzandosi, fino a stagliarsi come emblema di quel dialogo impossibile che viene chiamato amore.

    Perché di un canzoniere d’amore si tratta: infatti dell’amore mette in scena la lotta, sempre impari, tanto quanto è impari la lotta di scriverne su un foglio, che fa assomigliare la scrittura poetica allo scrivere sull’acqua – l’elemento che pervade tutte le pagine di questo libro, carico di simbolismi, ma anche nudo nell’essere semplicemente l’origine della vita.

    15,00 
  • Doveri di una costruzione

    Una raccolta potente e corrosiva, che parla delle esistenze e degli spettri di questo tempo storico. Ogni poesia di questo libro, come insegna una linea decisiva della nostra tradizione, è un evento che fissa la realtà e, dentro di essa, la precarietà del soggetto che prende parola.

     

    Stringe un telecomando fluorescente
    stasera lo dà lui il flow, lo show: circuiti eccitati, saette,
    brulicame radio, costellazioni, tutti presenti
    ma trascesi indiavolati, corpi offerti o fetali, ispirati,

    fumi bizzarri come parrucche, teste e teste
    sulle frequenze che manomette
    tutti svuotati in purissimo moto, lui che li porta
    a un livello ulteriore…
    chiudono,
    hanno chiuso. Lo scettro gli sfuma
    in un telecomando orlato di gomma.
    Scuote la testa con meno veemenza.
    Si nega alle ammiratrici che ha in testa.
    Fissa sui ripiani le conserve di nonna.

     

    15,00 
  • Equinozio

     

     

    Una raccolta che ripropone, con una maggiore densità, i temi cari all’autore, e che, allo stesso tempo, ci proietta in una realtà fatta di segmenti come particelle di senso. Un “io” franto che, diviso fra memoria e profezia, chiede di essere seguito non in un mero canto nostalgico, ma perché è grazie alla memoria che possiamo leggere le nervature del nostro presente.

     

    Per questo tutto può trovare posto: dal talento di un grande calciatore del Torino, figura mitica e fuori dal coro, al suono delle chitarre rock, dai minimi eventi biografici al bollettino del serale del Covid; ogni porzione di realtà, in questa poesia, ha un significato simbolico e ulteriore. Un significato che partendo dal passato recente di una storia collettiva, tutta italiana, ci accompagna al futuro prossimo, autunnale, prima di un possibile inverno e, forse, di altra stagione che verrà.

    15,00 
  • Inconsistenze di esistenza

    Se i colori d’autunno, fossero quelli del mio cuore,
    scoprirei nei tuoi occhi la favola antica,
    il racconto di sempre,
    sarei quella foglia rossastra,
    che staccata nel vuoto, ricerca,
    farfalla,
    la terra che ama.

    10,00 
  • La prova di Orione

    Per vivere ho un bisogno,
    come il silenzio, la domanda,
    ed è goccia ed è caduta,
    eco sepolta in fondo al vuoto,
    carezza vestita di parole
    spente nel freddo della scorza
    del mio lieve, tiepido pulsare.

    10,00 
  • Liriche terrestri

    Il nuovo libro di Diego Conticello, “Liriche terrestri”, è il nono titolo della collana Poetica di Industria&Letteratura, diretta da Gabriel Del Sarto e Niccolò Scaffai.

     

    In prevendita fino al 27 dicembre, data di uscita nelle librerie. 

     

    Foto di copertina: Francesco Maria Terzago

    15,00 
  • movimento e stasi

    Genova 2001-2021: ecco la poesia che mancava sui fatti del G8. Massimo Palma ci regala versi potenti e difficili, scritti in precario equilibrio fra la cronaca bruciante e il tempo che ci divide da essa, facendoci intuire quale distanza sembra aver segnato la fine di una comunità possibile.

     

    I feriti si confondono le urla
    sono uguali dicono le voci nella testa
    poi alcuni li ammanettano
    tra le urla tutte uguali li trasferiscono dove è concesso di urlare di meno.

    15,00 
  • Quanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)

    di Flavio Santi

     

    Dai quanti di luce della prima, bellissima, sezione (intitolata Chiara) al tempo collettivo, sociale di Memorie dello schermo di vetro (ambiziosa e importante sezione centrale) per finire con gli inizi e i testi abbozzati dei “poemetti quantici” della sezione finale (Lapidario degli incipit), questa raccolta segna un ritorno significato di un poeta molto amato.

     

     

    Quanti (truciolature, scie, onde, 1999-2019) di Flavio Santi
    Formato: 148 x 148 mm
    Numero di pagine: 106
    Prezzo: 15,00

     

    collana Poetica, diretta da N. Scaffai e G. Del Sarto

    15,00 
  • Somiglianze di famiglia

    Un dialogo tra avi e posterità attraverso il medium della poesia. Una raccolta che segna una nuova tappa nel percorso di Matteo Pelliti, uno dei più interessanti poeti della sua generazione. Esistere!… A tutti noi è in qualche modo ‘capitato’, … Read More

    16,00 
  • Tenerissimo Amore

    Filippo Davoli legge la sua esperienza come quella di «un uomo che si lascia penetrare dalla fede», e lo fa fin dal principio:

     

    Sussulta in me il suo richiamo.
    Ecco, batte
    al cuore minuscolo dell’altra vita
    in me appena dischiusa, non ancora
    formata e già risuonante.

     

    Questo libro iniziatico, senza sfrangiature né cadute di tono, è anche un lascito, che offre un percorso verso un «risveglio dentro una speranza più grande» affinché il lettore, a cuore aperto, senta risuonare la grazia ricevuta da un poeta che vuole condividerla nuovamente, come atto d’amore «a favore della luce, ultima, definitiva».

    Questa collana di libri (non solo poetici) che si situano “fuori le mura”, non poteva esordire in modo più brillante.

    15,00