Vado a memoria

12,00 

La memoria si abbuia

in queste stanze,

sogghigna la sorte.

 

Mi restano addosso

le cose

di casa,

un cappotto di mio padre

un ritratto di nonna

il disegno di un gatto

e una madonna

di mia madre.

Description

All’esterno, volumetricamente ingombrante, ma se la tocchi è leggera come una farfalla, aerea come un foglia. Così è la poesia di questa nuova raccolta di versi, Passaggio di memorie. Si lasciano le case avite, si perde la traccia dei ricordi, si nominano i cari assenti, ripetendosi i nomi dei morti in quelli dei vivi. Fluttuano le forme della vita, identico e senza pietà il fuoco del desiderio. […] Per questa capacità della Gabrielleschi di fare i conti con i temi lirici più alti ed eccessivi, la felicità perduta, la caduta delle illusioni, i paradisi perduti della memoria, l’attesa a cigli asciutti della morte, come se lei fosse la prima e l’ultima a scriverne, come non fosse da Petrarca che la poesia batte questa via, amo la lirica dell’autrice toscana. Nulla è già stato detto, per lei. Tutto è nuovo, anche il dolore, anche il fatale attraversamento della vecchiaia. (Roberto Pazzi)