Non c’è niente da inventare ma solo da scoprire mescolando
10,00 €
Un brevissimo e originale trattato di pensiero positivo per affrontare le piccole e grandi crisi individuali e collettive
Disponibile
Altri libri

Tenerissimo Amore
Filippo Davoli legge la sua esperienza come quella di «un uomo che si lascia penetrare dalla fede», e lo fa fin dal principio:
Sussulta in me il suo richiamo.
Ecco, batte
al cuore minuscolo dell’altra vita
in me appena dischiusa, non ancora
formata e già risuonante.
Questo libro iniziatico, senza sfrangiature né cadute di tono, è anche un lascito, che offre un percorso verso un «risveglio dentro una speranza più grande» affinché il lettore, a cuore aperto, senta risuonare la grazia ricevuta da un poeta che vuole condividerla nuovamente, come atto d’amore «a favore della luce, ultima, definitiva».
Questa collana di libri (non solo poetici) che si situano “fuori le mura”, non poteva esordire in modo più brillante.

La memoria che resiste
Una raccolta di testimonianze di chi è sopravvissuto, di chi ha combattuto e di chi ha contrastato il regime nazi-fascista, lottando per la liberazione dall’Italia dagli oppressori.
LIBRO IN RISTAMPA – PUOI ORDINARLO SCRIVENDO A info@industriaeletteratura.it

La memoria che resiste, volume 2
Nuove storie, nuovi racconti si susseguono per offrire al lettore una diversa prospettiva sugli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale.Questa lettura pone alla luce varie piccole verità individuali, che, una volta unite, rendono più chiaro e nitido lo scenario generale della grande Storia di quel periodo.

Dittico dell’acqua
La prima immagine che al lettore si forma nella mente dopo la lettura del testo incipitario Olimpiade è quella dell’agone, ed è un’immagine che via via nel corso di questo libro va rafforzandosi, fino a stagliarsi come emblema di quel dialogo impossibile che viene chiamato amore.
Perché di un canzoniere d’amore si tratta: infatti dell’amore mette in scena la lotta, sempre impari, tanto quanto è impari la lotta di scriverne su un foglio, che fa assomigliare la scrittura poetica allo scrivere sull’acqua – l’elemento che pervade tutte le pagine di questo libro, carico di simbolismi, ma anche nudo nell’essere semplicemente l’origine della vita.

Gli analfabeti
Alessio Merola, il protagonista di questo libro, è un giovane educatore che suo malgrado possiede il potere di una forma straordinariamente accentuata di empatia. È infatti capace di provare su se stesso ciò che provano gli altri, nel bene e nel male: una qualità che gli adulti intorno a lui non sempre sono pronti a comprendere e ad accettare. Così, quello che può apparire come un dono straordinario, si rivela con il procedere della narrazione anche un peso dalle conseguenze insostenibili.
Con Gli analfabeti Rossella Milone ci regala una storia immersa in un’atmosfera a tratti magica, fatta di pagine memorabili e di sapienti epifanie; e, soprattutto, dà vita a un personaggio indimenticabile, destinato a trascendere le pagine di questa novella.
Rossella Milone, nata a Napoli nel 1979, ha pubblicato per Einaudi La memoria dei vivi (2008), Poche parole, moltissime cose (2013) e Cattiva (2018). Ha inoltre pubblicato Prendetevi cura delle bambine (Avagliano, 2007), Nella pancia, sulla schiena, tra le mani (Laterza, 2011) e Il silenzio del lottatore (minimum fax, 2015).

Quanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)
di Flavio Santi
Dai quanti di luce della prima, bellissima, sezione (intitolata Chiara) al tempo collettivo, sociale di Memorie dello schermo di vetro (ambiziosa e importante sezione centrale) per finire con gli inizi e i testi abbozzati dei “poemetti quantici” della sezione finale (Lapidario degli incipit), questa raccolta segna un ritorno significato di un poeta molto amato.
Quanti (truciolature, scie, onde, 1999-2019) di Flavio Santi
Formato: 148 x 148 mm
Numero di pagine: 106
Prezzo: 15,00
collana Poetica, diretta da N. Scaffai e G. Del Sarto

Inconsistenze di esistenza
Se i colori d’autunno, fossero quelli del mio cuore,
scoprirei nei tuoi occhi la favola antica,
il racconto di sempre,
sarei quella foglia rossastra,
che staccata nel vuoto, ricerca,
farfalla,
la terra che ama.

movimento e stasi
Genova 2001-2021: ecco la poesia che mancava sui fatti del G8. Massimo Palma ci regala versi potenti e difficili, scritti in precario equilibrio fra la cronaca bruciante e il tempo che ci divide da essa, facendoci intuire quale distanza sembra aver segnato la fine di una comunità possibile.
I feriti si confondono le urla
sono uguali dicono le voci nella testa
poi alcuni li ammanettano
tra le urla tutte uguali li trasferiscono dove è concesso di urlare di meno.