L’ettere dal Dietromondo

14,00 

Scrive Federico Nobili nella postfazione a questo romanzo strabordante: “Avrei bisogno soltanto di un placebo, che non è un effetto, ma la sostanza fluida del- la nostra inconsistenza: this search for meaning is killing me, this search for meaning is killing me, this search for meaning is killing me. Se lo canti sembra quasi bello. Un ballo che ti sballa e invece è il motore che si sbiella, o forse un rito magico per dimenticare se stessi. Ci vorrebbe solo. Punto. Non lo so. Ma so almeno che è musica tutto quello che scrive Silvano.”

 

Description

“So di un posto. C’è un morto, morto ammazzato in quel posto. Un posto tra gli alberi in salita, e quando ci stai per arrivare, ansimando e arrampicando a testa bassa, per prima cosa vedrai spuntare un piede. C’è un morto là, garantito, l’ho già detto.

Chi sia stato io non lo so, non lo so e non lo voglio sapere. Sta lì da giorni. Morto stecchito.  Guardalo bene, ti aiuterà a sbarcare in un nuovo formato di realtà: il formato della disillusione.”

Silvano Scaruffi vive a Ligonchio, in fondo al paese. Scrive romanzi e altre cose. Delle volte, lo chiamano a leggere in giro le cose che scrive. Ma lui non ci va mica sempre.

Ha pubblicato tra l’altro: La fossa del malcontagio, Elytra Edizioni (2009); Come morire prima di aprire un negozio di surf, Tanit (2009); Gli Alieni non hanno le antenne, AbaoAqu Edizioni (2015); Le pecore si contano a Maggio, AbaoAqu Edizioni (2017); L’incantatrice di vermi, AbaoAqu Edizioni (2019).

www.silvanoscaruffi.it