La memoria che resiste
25,00 €
Una raccolta di testimonianze di chi è sopravvissuto, di chi ha combattuto e di chi ha contrastato il regime nazi-fascista, lottando per la liberazione dall’Italia dagli oppressori.
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Esaurito
Altri libri

Non c’è niente da inventare ma solo da scoprire mescolando
Un brevissimo e originale trattato di pensiero positivo per affrontare le piccole e grandi crisi individuali e collettive

Manuale di scrittura autocreativa
Manuale di scrittura autocreativa che mira ad affrontare il concetto, tanto complesso quanto sfuggevole, dell’identità sociale.

corpo striato
di Riccardo Frolloni
Un libro d’esordio stratificato e innovativo, che unisce una forte ricerca linguistica ad un apparato di immagini evocative e che racconta, con dolore misto a speranza, un domani possibile.

Quanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)
di Flavio Santi
Dai quanti di luce della prima, bellissima, sezione (intitolata Chiara) al tempo collettivo, sociale di Memorie dello schermo di vetro (ambiziosa e importante sezione centrale) per finire con gli inizi e i testi abbozzati dei “poemetti quantici” della sezione finale (Lapidario degli incipit), questa raccolta segna un ritorno significato di un poeta molto amato.
Quanti (truciolature, scie, onde, 1999-2019) di Flavio Santi
Formato: 148 x 148 mm
Numero di pagine: 106
Prezzo: 15,00
collana Poetica, diretta da N. Scaffai e G. Del Sarto

Tenerissimo Amore
Filippo Davoli legge la sua esperienza come quella di «un uomo che si lascia penetrare dalla fede», e lo fa fin dal principio:
Sussulta in me il suo richiamo.
Ecco, batte
al cuore minuscolo dell’altra vita
in me appena dischiusa, non ancora
formata e già risuonante.
Questo libro iniziatico, senza sfrangiature né cadute di tono, è anche un lascito, che offre un percorso verso un «risveglio dentro una speranza più grande» affinché il lettore, a cuore aperto, senta risuonare la grazia ricevuta da un poeta che vuole condividerla nuovamente, come atto d’amore «a favore della luce, ultima, definitiva».
Questa collana di libri (non solo poetici) che si situano “fuori le mura”, non poteva esordire in modo più brillante.

Nella spirale (Stagioni di una catastrofe)
Un ritorno folgorante, un libro che rivela le nervature di un tempo storico ormai esaurito prefigurando, senza false consolazioni, ma con coraggio, visioni di un nuovo tempo, di un nuovo inizio.
Versi, forme chiuse, prosa diaristica, inserti saggistici ricchi di note e, non ultimi, i disegni di Vito Bonito: tutto questo apparato costruisce un esempio di come la poesia si possa espandere senza rinunciare a momenti di puro lirismo e all’idea che certe verità abitino solo la concentrazione, il ritmo, la poesia-poesia.
[…]
Come gocce in sospensione sul mare
sono già i nostri giorni e le stagioni
saranno nel futuro il desiderio
di nuove albe, nel cuore di ghiaccio
della terra, fin quando fiato e aria
si scomporranno nell’eterna notte.
Intanto questa notte è desiderio
d’aria e respiro, protesta del ghiaccio
alle stagioni in cerca d’altro mare.

Il mito ritrovato. La poesia di Umberto Piersanti
di Ezio Settembri
Un libro che mancava, per studioso o anche solo appassionati.
La monografia più completa sull’opera poetica di Umberto Piersanti, dal primo libro di versi La breve stagione (1967), all’ultimo, uscito a novembre 2020 per La nave di Teseo, Campi d’ostinato amore.

Equinozio
Una raccolta che ripropone, con una maggiore densità, i temi cari all’autore, e che, allo stesso tempo, ci proietta in una realtà fatta di segmenti come particelle di senso. Un “io” franto che, diviso fra memoria e profezia, chiede di essere seguito non in un mero canto nostalgico, ma perché è grazie alla memoria che possiamo leggere le nervature del nostro presente.
Per questo tutto può trovare posto: dal talento di un grande calciatore del Torino, figura mitica e fuori dal coro, al suono delle chitarre rock, dai minimi eventi biografici al bollettino del serale del Covid; ogni porzione di realtà, in questa poesia, ha un significato simbolico e ulteriore. Un significato che partendo dal passato recente di una storia collettiva, tutta italiana, ci accompagna al futuro prossimo, autunnale, prima di un possibile inverno e, forse, di altra stagione che verrà.