Description
In molta arte visiva e figurativa, la finestra è una silenziosa e discreta presenza, spesso fonte di un’opacità sospetta, che “fa macchia”. Le sue soglie, le sue aperture e chiusure, infatti, tracciano spazi di desiderio, separazione e angoscia, esponendo il soggetto che la guarda (o da cui è guardato) all’incontro misterioso con la vita.
Ponendo in dialogo alcune immagini della modernità (da Piero della Francesca, alle tele di Caravaggio e Magritte, fino al cinema di Pasolini e Hitchcock) con le posizioni più originali della filosofia del visibile (Warburg, Lacan, Marin e molti altri), questo testo affronta tematiche centrali dell’esperienza dello sguardo umano: lo sgretolarsi della sua presa sul mondo, l’affermazione dello sguardo dell’Altro come sguardo esigente ma allo stesso tempo inconsistente, la relazione tra virtualità e realtà, con la riduzione di quest’ultima a pura allucinazione. Decisiva, a questo proposito, la rivoluzione informatica degli ultimi decenni, con l’avvento del sistema operativo “Windows”, dei social network e infine dello smartphone, simile a una finestrella a portata di mano e veicolo di contaminazione diretta col regno dell’immaginario.