di Federico Nobili
Premessa etica del libro queste parole di T. W. Adorno: «trasgredire alla bipartizione della vita in tempo dedicato al lavoro e tempo libero», per esigere – gesto punk e situazionista – «che nel tempo libero si compia un tipo di lavoro tale che potrebbe mettere in dubbio l’utilità del lavoro stesso».

Federico Nobili riesce magistralmente a combinare parti diegetiche, flussi di coscienza, scrittura saggistica, aforismi, poesia, in un incessante moto ondoso di cambi stilistici, con passione gioiosa e distruttiva per la lingua. I giochi di parola richiamano una delle figure centrali di queste pagine, il Joker, icona anarchica e pop, che danza sulla linea di confine labile tra normalità ed emergenza, ragione e follia, ebbrezza e sobrietà, tenerezza e violenza. Esito paradossale del viaggio attraverso questi frammenti di bomba filmata «mentre esplode»: una musica lacerata e intera, astratta e carnale, che mima, con umiltà e humour, la complessità espressiva del cosmo, la sua architettura frattale. Scrivere: un’apertura sconfinata verso l’altro, dentro e fuori di sé. Che cosa c’è in comune tra una modalità decisionale attribuita agli antichi Persiani e la scrittura per frantumi? L’ossessione per la bellezza femminile e i ponti che crollano? L’incubo della storia e la joie de vivre? Il protagonista Fred Biondina chioserebbe enigmatico: ma questo non c’entra niente…

Collana Pianeti Erranti

Finito di stampare in agosto 2020 e uscito nel settembre 2020